Alopecia areata
È una variante di alopecia (non cicatriziale) che si manifesta con alopecia circoscritta o diffusa, con uguale frequenza nei due sessi, compare generalmente fra i 5 e i 30 anni di età, spesso con una familiarità, non ha invece predizione di razza.
L’eziologia è sconosciuta anche se oggigiorno si pone l’accento sul disordine immunologico documentato dal frequente riscontro dell’affezione in soggetti con malattie autoimmuni e dalla presenza di alcuni anticorpi organo-specifici; grande importanza viene attribuita anche a disturbi neuropsichici sia endogeni che conseguenti a stress.
Dal punto di vista patogenetico si avrebbe un disturbo enzimatico a livello della matrice del bulbo con conseguente blocco delle mitosi.
La malattia come abbiamo detto si manifesta con una o più chiazze rotondeggianti o ovali a rapida insorgenza, localizzate al capillizio e/o alla regione della barba. Queste chiazze possono confluire in aree più vaste, talora in poche settimane ampie zone di cute rimangono prive di peli; la cute appare lievemente depressa, di colorito normale, con una tipica lassità, gli sbocchi follicolari sono invece conservati. Esistono alcune varietà di sede e di intensità; esse sono:
• l’alopecia si manifesta sui bordi del capillizio a livello occipitale (Ofiasi);
• si ha completa caduta dei peli, dei capelli, delle ciglia, delle sopracciglia, dei peli ascellari e pubici; nelle forme più gravi sono anche possibili alterazioni delle unghie (Alopecia areata universale);
• si manifesta con la comparsa di molte chiazze alopeciche che tendono a fondersi, esitando in una completa caduta dei capelli (Alopecia areata decalcante).
Nella maggioranza dei casi la malattia si manifesta lentamente, dopo una fase di attività in cui si assiste ad un progressivo allargamento delle lesioni e alla comparsa di nuove chiazze entra in una fase di stato; a cui segue una fase di ricrescita che si completa in alcuni mesi (nel 20-30% dei soggetti non si ha guarigione oppure si ha una guarigione solo parziale); durante tale fase compaiono al centro delle chiazze peli sottili e bianchi che lentamente riacquisteranno la normale morfologia.
Terapia
Non esiste una terapia che abbia un’efficacia costante e definitiva. L’assunzione di cortisonici (come trattamento per via generale) determina spesso una ricrescita parziale o totale dei peli; se il trattamento viene però interrotto si ha una nuova caduta di capelli.
In alcuni casi sono indicati sedativi, antidepressivi e ricostituenti nervosi per via generale. Localmente possono essere usate lozioni e infiltrazioni cortisoniche o con minoxidil ottenendo buoni risultati anche se spesso transitori.
Utili si sono dimostrati anche la PUVA terapia e la sensibilizzazione della cute a livello delle chiazze con dinitroclorobenzene e acido squarico ma questi sono trattamenti da riservare a pazienti ospedalizzati.